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Gestire il momento dei giochi e la relazione con gli altri genitori

Le famiglie adottive e affidatarie possono soffrire uno stigma sociale, specialmente quando i loro figli sono percepiti come “difficili”. Questo, concretamente, può significare l’affrontare un atteggiamento negativo da parte degli altri genitori all'ingresso della scuola. Chi non conosce il background dei bambini può pensare che il problema sia lo stile genitoriale, giudicandoli troppo “tolleranti” con i propri figli.

Il parco giochi o il cortile della scuola, dove i bambini vanno con i loro care giver per il gioco libero, può essere il luogo in cui si verificano episodi di discriminazione, nel momento in cui alcuni genitori tendono ad evitare di socializzare con famiglie adottive o affidatarie, o addirittura impediscono ai propri figli di farlo. Questo comportamento può diventare un problema della scuola, perché vanifica molto del lavoro svolto nelle ore scolastiche.

Può essere complesso, per il personale scolastico, fare riferimento a interazioni tra genitori che avvengono al di fuori della scuola. Tuttavia questi interventi sono sempre più necessari, specialmente al giorno d’oggi in cui lo sviluppo dei social media ha fatto sì che lo spazio di interazione tra famiglie si allargasse ben al di là dei momenti di incontro fisico. È importante, dunque, che la scuola rifletta sulla politica da adottare al riguardo e fornisca linee guida chiare.

  • Si può definire una politica che consenta ai genitori di sapere a chi rivolgersi a scuola, in caso di difficoltà di questo genere.
  • E’ utile istituire strumenti per facilitare il contatto tra genitori e la conoscenza reciproca, così da favorire lo svilupparsi di relazioni positive, come ad esempio i “caffè del mattino” mensili o i forum per i genitori.
  • Se un genitore sembra essere oggetto di attacchi o discriminazioni, mostrate il sostegno della scuola senza remore o ritardi, e offrite aiuto.

Nelle situazioni in cui un bambino adottato o in affido è oggetto di pregiudizi da parte di altri genitori, la scuola deve intervenire e prendere provvedimenti. Può essere necessario allora contattare la famiglia chiarendo l’inaccettabilità di determinati atteggiamento o comportamenti, al fine di prendersi cura degli studenti mentre le loro azioni minano il benessere del bambino. 

A volte i genitori hanno bisogno di essere istruiti sull’impatto del trauma, proprio come gli insegnanti, in modo da poter capire meglio perché alcuni bambini hanno bisogno di un approccio diverso, soprattutto in termini di disciplina.

banderita CEE

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